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La costruzione della chiesa dell’Assunta: protagonisti e contesti socio-economico-religiosi a Rocchetta Sant’Antonio nel corso del ‘700 – Pasquale Bonnì

La relazione “Costruzione della chiesa dell’Assunta: protagonisti e contesti socio-economico-religiosi a Rocchetta Sant’Antonio nel corso del ‘700”, a cura di Pasquale Bonnì, Preside in pensione, scritta in occasione del 250mo anniversario dell’apertura al culto della Chiesa dell’Assunta, si pone, attraverso un’accurata e minuziosa ricerca storica, l’obiettivo di ricostituire i contesti e di individuare i protagonisti della costruzione della ‘Chiesa Madre’ di Rocchetta Sant’Antonio , negli anni che corrono tra il gennaio del 1754 e l’ottobre del 1768.


La Chiesa dell’Assunta o, come comunemente si dice, la ‘Chiesa Madre’ di Rocchetta Sant’Antonio, fu aperta ufficialmente al culto il 28 ottobre del 1768.

Ideata perché si caratterizzasse per “totale perfezione e tutta bontà”, e costruita “per maggior commodo del Popolo, e cittadini della medesima[terra]” poiché la preesistente Chiesa di S. Antonio era “angusta, buia e piena di umidità”, l’opera si presenta come un monumento maestoso e solenne, destando indubbio stupore e ammirazione nello sguardo dell’osservatore.

Attraverso una ricerca svolta soprattutto sui preziosi e fondamentali lavori dell’indimenticato G.G. Libertazzi, la relazione allegata è un tentativo, forse ambizioso, di ricomporre i contesti e di individuare i protagonisti, diretti e indiretti, della costruzione di questo monumento sacro che, negli anni che corrono tra il gennaio del 1754 e l’ottobre del 1768, vide coinvolti tutti i Rocchettani.

Si trattò a ben vedere di un’impresa eccezionale e, come tale, determinata non da una sola causa, ma da un “nodo” di volontà favorevoli e convergenti a produrre un esito che indubbiamente resta tratto rilevante della storia e della identità civile e religiosa della comunità di Rocchetta Sant’Antonio.

Ma prima e al di sopra di tutto, questo lavoro è dettato dal fermo convincimento che il recupero della memoria, intesa come anamnesi e non come ricordo velato di nostalgia, è un atto pregno di umanità. Esso, nel mentre restituisce equamente agli antenati luci ed ombre del loro operato, al contempo svolge opera di sapiente pedagogia verso chi come noi abita tra le incertezze dell’oggi poiché la memoria, fedelmente ricomposta, offre a noi e alle generazioni future l’opportunità di ritrovare nei monumenti sacri del passato la testimonianza di coloro che in quei monumenti raccontano, tra loro fuse, passioni civili e fede religiosa, sullo sfondo di un ’idea di bellezza che, anche se solo per un attimo, illuminò di felicità il loro sguardo.

A cura di Pasquale Bonnì

Leggi la relazione “La costruzione della chiesa dell’Assunta: protagonisti e contesti socio-economico-religiosi a Rocchetta Sant’Antonio nel corso del ‘700 – Pasquale Bonnì


INDICE

  • Introduzione
  • Popolazione e contesto urbano
  • Il contesto socio-economico
  • Il patrimonio ecclesiastico, i conflitti clero-università e l’ascesa della borghesia
  • Le confraternite
  • La presenza e l’opera dei redentoristi
  • La figura di Gerardo Maiella
  • Nicola D’Amato
  • Bibliografia